parallax background

Il mare si è fermato “Al 58” a Santa Marinella

A Tavola Con Lo Chef, l’arte di reinventarsi con la cucina
8 Agosto 2018
Una RistoRecensione in 140 caratteri: Ambasciata d’Abruzzo a Roma, la buona cucina abruzzese e romana nel cuore dei Parioli
10 Agosto 2018
 

Eppur si muove. Nonostante il litorale laziale sia costellato di locali alla moda e di ristoranti spesso sopravvalutati, esiste ancora uno spiraglio di luce per chi ama mangiare il pesce senza dimenticare i tre capisaldi fondamentali della cucina: qualità, abbondanza, sostanza.

È il caso questo de “Al 58”, piccolo gioiello a Santa Marinella. Il locale, piccolissimo, è una vera e propria oasi per coloro che amano la semplicità. Immersi in un locale minimalista, si riscopre il vero senso della convivialità. Nessun orpello ornamentale, quindi, per non distrarre l’ospite già immerso in questa scoperta di gusti e profumi della costa. Inoltre, la vista sul mare parla da sé.

 

Questo ristorante racconta la genuinità di un’attività di famiglia le cui origini sono quelle di pescatori che “Al 58” (prima di diventare il locale che vediamo oggi) hanno vissuto ogni estate della loro vita.

Il menu, come lo descrivono gli stessi proprietari, “ha una linea solida ed una spiccata identità”. Ciò vuol dire che il locale, con gli anni, è riuscito a mantenere la sua personalità proponendo ricette della tradizione costiera attraverso piatti sempre abbondanti. Nato come vera e propria “spaghetteria”, col tempo “Il 58” ha saputo evolversi ed, ad oggi, propone antipasti e secondi che sono riusciti a diventare il cardine del ristorante.

 

Ci sono piatti, però, che sono caratterizzanti del locale: come lo "Scoglio", che trae la sua "anima rossa" dai crostacei ed in particolar modo dalla cicala di mare, oppure come la "Marinara", nata poco dopo lo Scoglio, per soddisfare chi per convinzione non amava la pasta in versione rossa e soprattutto per esaltare maggiormente i molluschi ed i frutti di mare, con le loro preziose e saporite "acque".

Affianco a questi due capisaldi poi, c’è il classico dei classici, ovvero lo spaghetto alle vongole che, per convinzione, loro amano preparare con la vongola lupino, rigorosamente pescata. Rimanendo in tema di bianco e legandosi alla culinaria romanesca, sono stati introdotti anche i tonnarelli con cozze e pecorino romano.

Per i palati delicati, invece, la cucina propone i ravioli di gamberi in crema di gamberi e limone, che saltuariamente alternano con la più classica crema di scampi. A questa solida linea, poi si aggiungono due ultimi elementi: le zuppe ed i piatti del giorno.

Non pensiate, però, che questa esperienza sensoriale si paghi a caro prezzo. Tutt'altro: grazie, infatti, alla stretta convinzione dei proprietari di portare avanti un locale “casalingo”, fa sì che i prodotti del mare possano essere accessibili a tutti.

Dove

 

1 Comment

  1. paola pennacchiotti ha detto:

    complimenti
    aspetto
    le sue prossime
    news
    grazie
    paola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *