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In Prati c’è una nuova realtà da segnare in agenda: arriva Pane, Vino e Cucina

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Ha aperto da pochissimo (circa un mese) ma promette già molto bene. Il perché è presto detto.

Lo chef, Raffaele Dessì, dirige una cucina tutta sua nonostante la sua giovane età. Dopo aver fatto parte di alcune brigate importanti (per citarne qualcuna, quella di “Giuda Ballerino” e quella di “Pianoalto/Pianostrada”) ha deciso di intraprendere una sfida in una realtà del tutto nuova.

Stiamo parlando di Pane, Vino e Cucina nel quartiere Prati a Roma.

Un locale finemente arredato, intimo ma dal cuore di osteria. Un gestore, Marco Carmignani, che è l’anima gentile del locale, sempre disponibile alle richieste dei suoi ospiti.

Ci sediamo e da qui in poi nulla di scontato è mai arrivato sulla nostra tavola. Un susseguirsi di piacevoli scoperte. Non ci aspettavamo nulla e abbiamo ricevuto tanto.

 

Non si può, fin da subito, non apprezzare il pane caldo che viene servito con un olio piccante. Un piacevole diversivo mentre sfogliamo il menu.

Ordiniamo subito i primi consigliati dallo chef: le Tagliatelle di Pippo e La Puttanesca di Mare.

Il caposaldo (tra i primi) della cucina di Pane, Vino e Cucina sono proprio le Tagliatelle di Pippo, una pasta cotta con metodo tradizionale che viene poi estratta ancora molto al dente perché la cottura viene terminata in forno. Il procedimento è evidente al palato: si sente la “pasta al forno” che tanto ci piace e tanto ci ricorda la cucina di casa.

 

Passiamo poi alla nota di pesce grazie a La Puttanesca di Mare. Un sugo molto delicato, e molto abbondante, avvolge gli spaghetti. La carne del pesce, morbidissima, denota una cottura lenta e impeccabile. Il piatto è ben equilibrato e il consiglio dello chef è stato ben gradito.

 

Ecco che arrivano i due secondi.

Il primo è un filetto di maialino cotto a bassa temperatura, mayo al wasabi, barbecue e brunoise di mele. La carne, tenerissima, basterebbe da sola per completare già l’opera. Il wasabi, però, arriva qua e là per esaltare, con la sua nota di piccantezza, al meglio questo piatto. 3 o 4 fette di pane non bastano a raccoglierne tutta l'essenza. Ci vorrebbe un intero filone!

 

Il polletto cotto a bassa temperatura, patate alle erbe e mayo al basilico è il piatto d’autore dello chef.

Immaginavamo che potesse essere la celebrazione dell'evento culinario del locale in sé. Ma ha superato perfino le nostre aspettative. Al primo morso, la commozione di gustare un pollo (finalmente!) ottimo, tenerissimo e mai asciutto. Bisognava scoprire questo ristorante per far tornare alla memoria le domeniche, di un maggio lontano, col brusio delle voci e tutti insieme intorno ad una tavola imbandita.

 

Fortunatamente avevamo ancora spazio per i dolci. Se avessimo saltato questa parte, col senno di poi, ce ne saremmo davvero pentiti.

Di nuovo (ormai ci fidiamo ciecamente) veniamo guidati nella scelta: tiramisù classico ma non troppo e la stracciarancia, una mousse di cioccolato, stracciatella, arancia candita e meringhe.

Servito all’interno di una coppa da re – un po’ come quelle in cui, nei bar d’estate sulle piazzette, viene servito il gelato – ci ritroviamo alle prese con un dolce fantastico. Il cucchiaio, lunghissimo, affonda nel tiramisù volutamente morbidissimo. Un divertimento da bambini.

Facciamo a gara, poi, a chi si merita di più la mousse di cioccolato. Davvero sorprendente.

È sempre bello scoprire posti del genere, soprattutto in zone altamente turistiche.

Se proseguirà su questa strada, Pane, Vino e Cucina si merita sicuramente tanta fiducia.

La nostra, l’ha già conquistata.

PANE, VINO E CUCINA

Piazza della Libertà 12, Roma

06 2170 7342

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