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A Tavola Con Lo Chef, l’arte di reinventarsi con la cucina

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La storica scuola di Roma sforna dall’89 centinaia di aspiranti cuochi: alcuni di loro, sono diventati famosi in tutto il mondo. Una passione, quella della cucina, che riunisce milioni di italiani che, nonostante la crisi, non rinunciano alla tavola.

Arrivano da tutto il mondo gli aspiranti chef e allievi della scuola di cucina A Tavola Con Lo Chef. Sono medici, avvocati, artigiani e professionisti del settore, pronti a rimettersi in gioco per seguire una passione che non teme né la fatica né il costante impegno.

Dopo essersi misurati sia con la parte teorica che con quella pratica, è arrivato per gli iscritti al “Corso di Avviamento alla Professione di Cuoco” il grande giorno della consegna dei diplomi: per l’ultima volta, gli allievi della scuola si sono dovuti cimentare con la preparazione di piatti «rigorosamente della tradizione enogastronomica italiana», dimostrando di aver appreso le tecniche necessarie per la professione del futuro. Il livello di preparazione è stato altissimo, tanto da meravigliare perfino la severa commissione esaminatrice, composta da noti personaggi del mondo della cucina come Antonio Sciullo, Mario Quattrucci, Anna Beltrame, Antonio Chiappini, Federica Giglio e Marco De Vita, e da alcuni giornalisti del settore.


„La nostra è considerata tra le 5 migliori scuole di cucina italiane private – spiega uno degli insegnanti dell’istituto, Antonio Sciullo – Durante questi anni, posso dire di aver formato circa un migliaio di allievi cuochi che poi hanno iniziato la loro vita professionale in giro per il mondo: dal Giappone alla Cina fino agli Stati Uniti”

La professione di chef non si improvvisa e le figure professionali che nascono in questi corsi acquisiscono una reale competenza per poter affrontare il mondo lavorativo in modo serio e preparato. Gli allievi si sono alternati tra il laboratorio dedicato alla pizzeria, l’aula dedicata ai corsi professionali di cucina, un’altra dedicata esclusivamente alla pasticceria e gelateria e da ultimo uno spazio dedicato interamente ai corsi per barman e caffetteria, allestito come un vero laboratorio bar.


 

«La nostra è considerata tra le 5 migliori scuole di cucina italiane private – spiega uno degli insegnanti dell’istituto, Antonio Sciullo – Durante questi anni, posso dire di aver formato circa un migliaio di allievi cuochi che poi hanno iniziato la loro vita professionale in giro per il mondo: dal Giappone alla Cina fino agli Stati Uniti. Qualcuno di loro ha ottenuto stelle Michelin e importanti riconoscimenti nelle guide, ma la cosa più importante è quella di aver insegnato a ognuno di loro, la concretezza: il sogno è bello quando poi hai di che mangiare». Un sogno a cui gli appassionati di cucina di tutto il mondo non vogliono proprio rinunciare. Secondo uno studio dello statunitense Bureau of Labor Statistics, la professione del futuro è quella del cuoco, dello chef specializzato e qualificato: circa l’80 per cento dei diplomati nelle scuole di cucina, infatti, trova lavoro già dai primi mesi. Per questo motivo, sono centinaia le proposte che arrivano dai diversi istituti presenti sul tutto il territorio nazionale. Un settore che non conosce crisi, quello dell’enogastronomia ma che, al contrario, sta avendo un ruolo decisivo per il rilancio dell’economia. Si parla di cucina anche quando si mangia, e quando non si è impegnati a tavola, si può condividere la passione su Internet, attraverso i social network e le tantissime App dedicate al mondo dell’arte culinaria.

«Io dico sempre – conclude Sciullo - che noi chef abbiamo un compito importantissimo seppur arduo: come gli artisti danno piacere attraverso un quadro, una scultura, un’opera d’arte, noi procuriamo il piacere col cibo. La differenza è che il piacere che diamo noi dura un attimo mentre un’opera d’arte dura per sempre».

Da un mio articolo de La Stampa http://www.lastampa.it/2012/12/15/societa/a-tavola-con-lo-chef-l-arte-di-reinventarsi-con-la-cucina-MFo0H0cpcAE5TGfbqIjJQO/pagina.html

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